GEOFISICA PER L’ARCHEOLOGIA (22-23)

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GEOFISICA PER L’ARCHEOLOGIA (22-23)

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About this course

Informazioni generali

Contenuti

  • Ore: 24
  • CFU: 3

Prerequisiti

Pur non essendo richiesta una particolare competenza  pregressa, il programma didattico del Corso può dare per scontati alcuni dei concetti fondamentali della geofisica e dell’archeologia che saranno comunque brevemente richiamati dal punto di vista teorico durante le lezioni frontali introduttive.

 

Testi di approfondimento

Campana S., Piro S., Seeing the unseen. Geophysics and landscape archaeology, 2009

Clark O.A., Seeing beneath the soil, 1996.

Conyers L., Goodman D., Ground Penetrating Radar. Un’introduzione per gli archeologi, 2007

Gaffney C., Magnetometry for Archaeologists, 2008.

 

 

Modulo 1
Scheda del modulo
  • Titolo: Metodi di prospezione geofisica per l’archeologia
  • Docente: Marta Bottacchi
  • Acronimo: MTGF1
  • CFU: 1,5
  • Ore di docenza: 12
Contenuti

L’insegnamento è strutturato in modo da bilanciare gli aspetti teorici con quelli pratici, così da fornire le informazioni indispensabili all’utilizzo degli strumenti a disposizione e fare esperienza diretta con strumentazioni e software di elaborazione dati.

Le prime 12 ore saranno dedicate alla teoria delle metodologie geofisiche maggiormente utilizzate in campo archeologico, ossia la magnetometria, il GPR e il metodo geoelettrico della resistività. Verranno fornite le nozioni fisiche alla base del funzionamento degli strumenti e verranno indicati gli impieghi principali possibili per ogni strumento.

Modulo 2
Scheda del modulo
  • Titolo: Applicazioni di Geofisica per l’Archeologia
  • Docente: Nicola Lopane
  • Acronimo: MTGF2
  • CFU: 1,5
  • Ore di docenza: 12
Contenuti

L’insegnamento è strutturato in modo da bilanciare gli aspetti teorici con quelli pratici, così da fornire le informazioni indispensabili all’utilizzo degli strumenti a disposizione e fare esperienza diretta con strumentazioni e software di elaborazione dati.

La seconda metà del corso sarà dedicata all’attività didattica di campagna: sarà possibile utilizzare almeno 2 strumentazioni (GPR e georesistivimetro) per l’acquisizione dati.

I dati acquisiti in campagna saranno elaborati utilizzando software specifici per dati di geoelettrica e di filtraggio dati GPR. Una volta effettuata l’elaborazione, si passerà alla fase di analisi ed interpretazione dei dati con chiave archeologica.

Le ultime ore del corso saranno dedicate a casi di studio di applicazioni geofisiche in campi archeologico.

Corso singolo

*Questa scheda contiene informazioni utili per chi frequenta il corso in qualità di Corso Singolo

Le indagini geofisiche, in quanto metodologie non invasive da utilizzare in ambito archeologico, hanno acquisito importanza in ambito nazionale a seguito dell’introduzione del decreto legislativo 163/2006 che prevede l’utilizzo di “indagini archeologiche e geologiche preliminari” all’intervento di scavo per la realizzazione di opere pubbliche, con il fine di verificare la possibile presenza di evidenze di interesse archeologico.
Le prospezioni geofisiche, attraverso diversi metodi, consentono una ricognizione del sottosuolo di una determinata area, mediante la misura, effettuata dalla superficie terrestre, di alcune grandezze fisiche. Dalle variazioni spaziali e temporali di queste grandezze si può ricostruire la natura, le dimensioni e la profondità degli elementi antropici sepolti.
Dopo una parte introduttiva sui principi fisici alla base dei principali metodi geofisici utilizzati in ambito archeologico, il corso sarà incentrato sull’acquisizione delle misure e all’elaborazione delle stesse nei laboratori informatici del CGT, con particolare attenzione al metodo della resistività elettrica.

  • Costo: € 350 + IVA 22%
  • Scadenza: 14/06/2023
  • Periodo di Svolgimento: 21/06/2023 – 28/06/2023

Per ulteriori informazioni e per le modalità di iscrizione contatta l’Ufficio Formazione del CGT (055.9119449 – formazione-cgt@unisi.it).

Obiettivi

Obiettivo principale del corso è fare in modo che i partecipanti acquisiscano una consapevolezza critica delle potenzialità e dei limiti di ciascun metodo d’indagine geofisica in archeologia, grazie ad un percorso didattico che si sviluppa a partire dalla comprensione dei principi fisici teorici, all’elaborazione ed interpretazione dei dati sperimentali acquisiti in un sito archeologico dai partecipanti.

Destinatari

Il Corso si rivolge a chi voglia approfondire l’utilizzo delle applicazioni geofisiche in campo archeologico, sia che provenga da una formazione umanistica che da una scientifica.

Members

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Total number of students in course: