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Marocco: Indagini geoelettriche nel sito archeologico di Lixus

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Il progetto è in collaborazione con il Prof. E. Papi, (Università di Siena), che con il suo team ha condotto per molti anni scavi e ricerche in Marocco: Volubilis e Thamusida dapprima, e successivamente su Lixus. Lo scopo della missione è quello di proteggere e valorizzare l’antica città di Lixus. L’antica città di Lixus copre una superficie di 75 ettari; la città si trova vicino all’Oceano Atlantico alla foce del fiume Loukkos, ed è inclusa nel perimetro urbano della moderna città di Larache, non lontano da Tangeri. La storia del sito, secondo lo stato attuale della ricerca, inizia nel periodo fenicio, e si estende dal settimo sec. A.C. al dodicesimo secolo. La Società Marocchina di Archeologia e Patrimonio ha avviato campagne per la protezione e la conservazione di questo importante sito archeologico.

 

Lavoro sul campo
Nella prima missione sono state effettuate prospezioni geofisiche: un’indagine geoelettrica estesa attraverso lo strumento OhmMapper per identificare la stratigrafia del sito, e un’indagine GPR volta a trovare nuove strutture al fine di comprendere meglio l’organizzazione della città antica e guidare i futuri scavi che verranno effettuati nella zona. Le strutture attualmente visibili (terme, templi, teatro/anfiteatro, fabbriche …) sono state portate alla luce da scavi effettuati tra il 1948 e il 1969. Dopo il 1970 sono state portate avanti pochissime attività di scavo, ma gli sforzi sono stati principalmente diretti al restauro e al recupero delle strutture che vengono scoperte durante l’indagine iniziale. Tuttavia, è stato stimato che l’80% del sito è ancora inesplorato.L’indagine del CGT darà sicuramente nuovi dati sulle aree inesplorate della città.

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